English Version
The twelfth edition of the SusCon took place this year September from the 18 to the 20 in Tirrenia, Pisa, a convenient location we have used for a long time. The Conference was good, with 45 suspensions facilitated as well as pulling between six people. On a highly positive note, 30% of our suspendees were newbies, a sign that the cultural practice of corporal suspension is expanding.
Besides Italians, we had participants from Germany, Spain, Norway and New Zealand. The suspension groups that made the whole event possible were APTPI-ST and Wings of Desire (from Norway), whose leader Havve Fjell will officially be presenting the 3rd Symposium on corporal suspension, which will be held in Berlin this May.
As usual, during the three days of the Conference, theoretical lessons were offered. This year we had the honor to host Paul King; professional body piercer since 1991 and one of the few to hold the title of Master Piercer, given by Jim Ward in 1996. He is an active member of the APP and an avid student of ethno-anthropology, as well as the anthropology of the body modification community, having lectured on these topics at various universities.
Paul presented the “Traditions of Hook Swinging in South Asia,” “Suspension of Belief and Piercing Rituals of Plains,” and “Sundance.” The subjects were very interesting and much appreciated. They highlighted other points of view on the practice of suspension, especially with regard to the ritual purpose. Another novelty for this year saw some of the attendees participate in a social and anthropological study, led by the anthropologist Federica Manfredi. She is researching the reasons and feelings involved for those who suspend. From this research they will produce 12 individual projects, all different and all unique and personal.
A special “thank you” to all of the participants in our SusCon, speakers, sponsors, and especially all the volunteers that make this a reality each year. At every event, we see a lot of passion and dedication, rewarding us all with an emotionally engaging gathering.
We can’t wait for next year, with even more surprises planned!
Italian Version
La dodicesima edizione dell’Italian SusCon si è svolta quest’anno dal 18 al 20 settembre a Tirrenia, Pisa, comoda location ormai da molto tempo.
Ancora una volta la partecipazione è stata buona, con 45 sospensioni effettuate durante il convegno ed un pulling tra 6 persone. Nota altamente positiva, il 30 % dei suspendees erano neofiti, segno che la cultura della pratica della sospensione corporale si sta espandendo, anche e soprattutto tra i più giovani.
Oltre agli italiani, si segnalano partecipanti provenienti da Germania, Spagna, Norvegia e Nuova Zelanda; i gruppi di sospensione che hanno reso possibile tutto l’evento sono APTPI-ST e Wings of Desire (Norvegia), il cui leader, Havve Fjell, ha presentato ufficialmente il 3° Simposio sulle sospensioni corporali che sarà tenuto a Berlino nel maggio 2017.
Come di consueto, durante i 3 giorni del convegno, si tengono anche delle lezioni teoriche: abbiamo avutol’onore in questa edizione di ospitare Paul King, body piercer professionista fin dal 1991 ed insignito del titolo di Master Piercer da Jim Ward nel 1996. Membro attivo dell’APP, è anche avido studioso di etnoantropologia e di antropologia delle modificazioni del corpo e su questi argomenti ha tenuto diverse lezioni in varie Università.
Da noi ha proposto: “Traditions of Hook Swinging in South Asia,” Suspension of Believe and Piercing Rituals of Plains,” and “Sundance;” gli argomenti sono stati molto interessanti ed apprezzati, ed hanno messo in luce altri punti di vista sulla pratica della sospensione, soprattutto per quanto riguarda la finalità, non ludica ma rituale.
Altra novità, alcuni partecipanti hanno realizzato un progetto a sfondo sociale ed antropologico, condotto dall’antropologa Federica Manfredi, che ricerca i motivi, ma anche le sensazioni, che intervengono in chi si sospende. Dopo aver contattato alcune persone, ha stabilito una consegna: cercare, attraverso un’opera artistica, di rappresentare cosa, o come, la coscienza elabori l’atto di sospendersi. Sono stati così prodotti 12 progetti, tutti diversi e tutti unici e personali nel taglio e nella realizzazione, che ha coinvolto molto intensamente isoggetti.
Doveroso ringraziare tutti i partecipanti al SusCon, i relatori e gli sponsors, ma soprattutto tutti i volontari che rendono ogni anno tutto questo una realtà.
Vedere e sentire tanta passione e dedizione per una pratica apparentemente poco usuale e male accettata dalla comunità, ricompensa da ogni fatica e contribuisce a rendere questo evento così emotivamente coinvolgente dal punto di vista umano e culturale.
Vi aspettiamo alla prossima edizione, con altre sorprese!